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Questo è il primo di alcuni di articoli di approfondimento dedicati alle problematiche degli addolcitori.
Abbiamo a cuore la vostra salute, per cui leggete l’articolo e saprete come usarli al meglio.
La soluzione primaria è ovviamente quella di adottare un sistema KalkoTronic e potete vederla cliccando subito qui.
Ma iniziamo subito: secondo noi l’installazione descritta è la più sbagliata per un addolcitore ma anche molto frequente.
Autoclave: è un deposito d’acqua con una pompa che, all’apertura di un rubinetto, vi da la giusta pressione d’acqua in casa, costantemente.
Quando si installa? Quando l’acquedotto non fornisce l’acqua alla giusta pressione o ha frequenti interruzioni.
Alcuni installano l’addolcitore a sale prima del deposito: è fortemente sconsigliato e potrebbe essere adottato solo in casi particolari.
(se vuoi sapere dove dovrebbe stare clicca qui)
Alle nostre domande sul perché fosse stato installato così, ecco le risposte dateci:
- Installandolo prima del deposito si protegge pompa, galleggiante e deposito stesso dal calcare.
Su acqua fredda il calcare si forma poco o niente, ma l’addolcitore, messo prima, potrebbe rilasciare batteri pericolosi come indicato più in basso… - Si può utilizzare un addolcitore più piccolo: avrò tanti litri di acqua con una portata costante grazie al deposito ma potrò rabboccare con acqua trattata a bassa portata.
Adottare un addolcitore più piccolo è certamente la scelta più economica, quindi il cliente è invogliato all’acquisto.
Però tecnicamente potrebbe lavorare male, perché se non c’è sufficiente pressione dall’acquedotto e l’addolcitore va in blocco, non farà alcune rigenerazioni con le conseguenti proliferazioni batteriche. - Dove non c’è lo spazio per un addolcitore di dimensioni grandi viene adottata questa soluzione per comunque dare il servizio: si può fare ma occorrono alcune condizioni specifiche che indicheremo meglio di seguito.
Attenzione: un addolcitore più piccolo porta a fare molti più lavaggi, talvolta anche giornalieri.
Le resine, in quantità inferiore alle reali necessità, dureranno meno rispetto ad un addolcitore correttamente dimensionato, l’usura di tutti i componenti sarà maggiore come anche le spese.
Di seguito alcune regole importanti da rispettare.
UN FILTRO IN INGRESSO ADDOLCITORE
E’ indispensabile per garantire la longevità delle resine, altrimenti si sporcheranno rapidamente e dove c’è sporco ci saranno batteri.
La mancanza di un filtro anti-impurità è molto grave e l’addolcitore diventa il Filtro che però non si può ne smontare ne pulire.
Lampada UV IN USCITA AUTOCLAVE PER RIDURRE I BATTERI
Un addolcitore può creare batteri in queste situazioni:
- Ogni qualvolta che rimane senza sale.
- Con rigenerazioni troppo distanti tra loro.
- Quando parte delle resine non funzionano perché distrutte o coperte di sporcizia.
Il deposito dell’autoclave diventa quindi un ambiente favorevole per i batteri (soprattutto in estate dove le temperature salgono e la proliferazione accelera) e l’addolcitore continuerà ad immetterne altri nel deposito ogni volta che aprirete un rubinetto.
Anche solo lavarsi i denti o farsi la doccia sarà un rischio.
(leggi questo vecchio articolo sul prurito della pelle )
Soluzione: installare una lampada ad ultravioletti all’uscita dell’autoclave (o all’uscita dell’addolcitore) aiuterà a ridurre il rischio.
Questo comporta l’acquisto di un debatterizzatore UV adeguato e, oltre al costo di acquisto/installazione, la lampada UV dovrà essere sostituita 1 volta all’anno con i relativi costi di manutenzione extra.
Nota: Se avete il deposito contaminato dovreste effettuare una pulizia con prodotti disinfettanti.
Poiché ci potrebbe essere del biofilm pericoloso sulle pareti, contattate un tecnico che sappia come effettuare questo servizio con i giusti protocolli.
Il miglior posizionamento dell’addolcitore: non è prima ma è SEMPRE dopo.
Di seguito i pro e contro rispetto all’installazione prima del deposito.
- Maggiore grandezza dell’addolcitore, adeguato alla portata della pompa e dell’utenza.
- Maggior ingombro a terra
(+ spazio necessario, anche per il sale di scorta) - Maggior costo di acquisto e installazione
- Minori contaminazioni batteriche
- Nessuna lampada UV salvo casistiche particolari
SE AVETE DEI DUBBI: chiudete immediatamente l’addolcitore e parlatene con un professionista.
La soluzione KalkoTronic – Semplicità e sicurezza per voi.
Adottando un sistema Kalko Tronic si avranno molteplici vantaggi (foto a lato)
- L’ingombro ridotto: il prodotto si posiziona a parete.
- Zero consumo di sale: nessuna fatica per trasporto/carico
- Zero consumo di acqua: nessun risciacquo.
- Niente scarico.
- L’installazione ideale: predisporre un filtro in ingresso come da foto per garantire la salubrità da sporcizia per il deposito mantenendo la quota di cloro dell’acquedotto a protezione batterica + KalkoTronic in uscita.
- KalkoTronic non modifica la chimica dell’acqua e non usa resine per cui non ci possono essere contaminazioni batteriche, una sicurezza per l’utente.
- Costi fissi di manutenzione senza variabili di consumo acque e sale a prescindere dall’acqua che consumerete.
- Nei condomini: zero problemi a tutti i condomini ma anche agli amministratori che non dovranno preoccuparsi degli aspetti legali dovuti alla non conformità dell’acqua per analisi chimico/batteriologiche non congrue dopo l’uso di un addolcitore non correttamente installato.
Nota utile: suggeriamo di leggere questo nostro articolo per chi ha anche pompe di calore , KalkoTronic garantisce il massimo risparmio senza i consumi occulti di sale e spreco di acqua.
Speriamo di avervi dato delle informazioni utili, dettate dalla nostra esperienza e di quella dei numerosi professionisti che lavorano con noi sul territorio nazionale.
Continuate a visitare il nostro sito in attesa della seconda puntata informativa sugli addolcitori e su come risolvere le loro problematiche.
Buona lettura.