Avere un addolcitore non è tutto rosa e fiori: tenetelo d’occhio!
A cosa serve un addolcitore per l’acqua lo sanno quasi tutti, ma che sia anche pericoloso non lo dice quasi nessuno.
I nostri tecnici spiegano sempre nel dettaglio tutti i pro e i contro dei classici addolcitori a sale ma la risposta più frequente dei clienti è
“ma io non sapevo nulla!”
Ebbene si… ci sono costi, rischi, e cose da fare che non tutti sanno, vediamoli insieme:
- consumi nel dettaglio
- costi straordinari
- prezzo medio di spesa annuale
- spazio, peso del sale, batteri…
- la colpa della pigrizia
- conseguenze dell’uso improprio dell’addolcitore
- perchè molti scelgono KalkoTronic
Consumi nel dettaglio
L’addolcitore riduce i problemi di calcare, molti lo ritengono necessario ma, tralasciando la parte salutistica che vedremo più avanti, guardiamo quali sono i costi reali.
Prenderemo in esame un addolcitore standard da abitazione da 15 litri resina, per i condomini i litri resina sono molti di più.
- Acqua: un bene prezioso! Ad ogni risciacquo consuma da 10 a 15 litri per ogni litro resina: 15 litri resina = 150 litri d’acqua ogni 2-4 giorni.
- Sale: circa 150 grammi (i modelli più vecchi anche 200) per ogni litro resina: 15 litri resina da 2,3 a 3 Kg di sale, mediamente 10 lavaggi al mese, fino a 30 Kg al mese, 360 kg all’anno
- Correnti vaganti: il sodio nell’acqua aumenta la salinità e la capacità delle correnti vaganti di formarsi, soprattutto nei boiler che hanno una tendenza a bucarsi maggiore, questo aumenta i costi in riparazione/sostituzione.
- Manutenzione ordinaria: oltre al sale e all’acqua, occorre un controllo della durezza che non deve scendere mai sotto 15°Francesi.
Il 90% dei clienti non la controllano mai perchè spesso non sanno di doverlo fare. - Fattore fatica: il sale non va nel deposito da solo e dopo un pò inizia ad essere un “peso”.
- Più durezza=più costi. Dipendono dalla durezza della vostra acqua, sono più alti se l’acquedotto vi da acqua più dura perchè l’addolcitore si esaurisce prima e fa più lavaggi.
- Taglia più grossa = Costo acqua/sale maggiore: Se la durezza è alta e siete in tanti serviranno più litri resina. Inoltre la qualità del prodotto incide nei consumi.
- Più acqua consumerete e più rigenerazioni farà.
Costi straordinari
Essenzialmente sono di 2 tipi:
Mediamente ogni 7-9 anni andrebbero cambiate le resine, questo costa parecchio e dipende dal tipo di addolcitore e dalla quantità di resine.
Se l’acqua è molto sporca e ferrosa le resine durano di meno.
Ogni 2-4 anni dovrebbe essere pulito il tino del sale e controllata la testa dell’addolcitore, i costi non sono eccessivi ma vanno valutati e chiesti al manutentore.
La frequenza va gestita con l’aiuto del manutentore secondo la qualità della vostra acqua, del sale usato, del modello di addolcitore ed esperienza del vostro manutentore.
Prezzo medio di manutenzione ordinaria
Un costo minimo di € 200,00 all’anno per un’abitazione può essere considerato realistico (escluso resine e pulizie)
Partendo dal fatto che sia l’addolcitore che KalkoTronic proteggono tubi e impianto (protezione equivalente), è possibile confrontare i costi di gestione ordinaria tra i due impianti.
Potete verificarli cliccando qui per i costi di un appartamento
Cliccando sulla foto potrete accedere ai nostri confronti di spesa anche per i condomini (15, 25 e più appartamenti), per avere un’idea di quel che costa un impianto di trattamento acqua con assistenza dedicata.
I costi per un impianto condominiale di addolcimento è veramente incredibile.
Soprattutto è incredibile la quantità di acqua sprecata: KalkoTronic può certamente aiutare in questa fase di transizione energetica risparmiando risorse importanti come, ad esempio, l’acqua potabile e con il suo lavoro anticalcare a non consumare gas o energia inutilmente (a causa del calcare).
Ma andiamo a vedere anche tutti gli altri aspetti che spesso preoccupano chi deve installare un impianto a casa propria.
Spazio, peso dei scacchi… alcune cose da considerare:
- Spazio occupato: un addolcitore ne occupa tanto di più rispetto al Kalko Tronic e ha uno scarico che spesso non è disponibile
- Peso dei sacchi: li dovete alzare voi! Questo è chiaro e va tenuto in considerazione per il futuro.
- Potabilità: troppo spesso troviamo durezze impostate a 2-3-5° francesi, con una quantità di sodio nell’acqua incredibile e rischio corrosione.
Alcuni ci dicono: ma l’addolcitore il sale lo scarica (inquinamento), non lo mette nell’acqua!
ERRORE: si chiama addolcitore a “SCAMBIO” ionico, ovvero scambia il calcio e magnesio con il sodio, che entra nell’acqua sotto forma ionica, molecolare… e il sodio non incrosta, ma è indubbio che il sodio ci sia ed in abbondanza, e la norma italiana dice di non andare oltre i 200mg di sodio per litro di acqua.
Quello che scarica è la parte che non viene assorbita dalle resine, il resto viene usato per trattenere e scambiarlo con il calcio.
La vostra acqua non sarà più ricca di minerali positivi per la nostra salute ma di pericoloso sodio che nel tempo potrebbe avere conseguenze nocive. - Batteri: le resine vecchie generano batteri ma anche dimenticarsi del sale genera batteri.
Purtroppo l’addolcitore, benchè sia un dispositivo molto valido, è sottovalutato.
Come può aiutare MA può anche danneggiare.
I danni possono essere più gravi dei vantaggi!
Tutto è dovuto alla disinformazione, talvolta alla pigrizia
Molti venditori non hanno, in passato, informato il cliente delle cose da fare: professionalmente una cosa inaccettabile.
I clienti stessi spesso non sanno quanta durezza devono avere e cosa accade se si dimenticano di mettere il sale.
Talvolta si deve mettere in conto anche la pigrizia, siamo umani e può capitare.
Quante volte può essere capitato: “si, domani passo a prendere il sale… un giorno in più o in meno non cambia nulla, che vuoi che sia“… lo aveva detto 2 settimane fa.
E nel frattempo l’addolcitore ha lavorato per 2 settimane con resine senza sale (il sale è un battericida ma senza sale i batteri crescono).
COSA PUO’ ACCADERE?
- prurito sulla pelle: il disagio meno pericoloso, avviene sia con acqua troppo addolcita (aggressiva) che ricca di batteri.
- otite derivata dai batteri dell’acqua: in genere si prende in piscina o al mare, ma è possibile anche durante una doccia se la vostra acqua è contaminata.
- Legionelle e Salmonelle: possono essere presenti nell’acqua, un addolcitore non correttamente funzionante può creare una situazione molto grave, soprattutto se avete un accumulo per l’acqua calda.
- caduta dei capelli: un addolcitore tarato vicino agli zero gradi francesi con un’acqua d’acquedotto molto dura mette in circolo una grande concentrazione di sodio, insieme possono incentivarne la caduta nei soggetti predisposti.
- infezioni parti intime: abbiamo avuto moltissime segnalazioni di infezioni causate dall’acqua degli addolcitori, risolte dopo averli scollegati dall’impianto.
Quasi tutti avevano le resine parzialmente o completamente distrutte ma mai controllate (> 10 anni) e i depositi del sale con tanta sporcizia all’interno. - sapone e allergie: un’acqua troppo dolce non toglie bene i saponi e i tensioattivi dalle stoffe degli indumenti e in alcuni soggetti possono far insorgere delle allergie o irritazioni.
Economia:
Nell’uso non consapevole dell’addolcitore ci possono essere dei riscontri negativi economici che possono andare dal mancato servizio (senza sale o con resine rovinate non addolcisce), ma anche una minore efficacia dei saponi, più consumi di acqua e sale, correnti vaganti che rovinano boiler e tubazioni.
Tra questi anche un aumento del consumo elettrico o di gas perchè il calcare conseguente fa consumare di più.
Non dovete escludere anche la rottura di una valvola: nel migliore dei casi scaricherete in fogna tanti metri cubi di acqua, nel peggiore dei casi invece… avrete a che fare con una brutta sorpresa.
Conclusioni
Noi di Kalko Tronic cerchiamo da sempre di fare informazione, di dare i giusti consigli.
Se decidete di acquistare uno o lo avete già fatelo verificare con attenzione, pretendete una taratura adeguata e fate fare una pulizia o revisione a tutto ogni tanto.
Comprate voi stessi un kit per la misura della durezza: dietro all’addolcitore c’è una valvola che apre o chiude quello che chiamano “By-Pass”, aprendo la valvola miscelerete l’acqua con quella non trattata, e un pò alla volta, misurando l’acqua, troverete la durezza giusta.
Se avete letto questa pagina troverete anche altre pagine nel nostro sito per essere più informati.
La vostra salute, con la corretta manutenzione, vi ringrazierà e il vostro addolcitore durerà più a lungo e con meno danni.
Valutereste un’alternativa più sicura per la vostra casa e la vostra tranquillità?
Sappiamo che la via più comoda è sempre quella che si fa strada, non è vero?
Con KalkoTronic avrete meno pensieri, rogne e fatica.
Se non fate manutenzione a Kalko Tronic, al massimo non riuscirà più a proteggere i vostri impianti, ma non avrete mai le conseguenze dell’uso improprio di un addolcitore.
Scriveteci o chiamateci e vi daremo tutte le informazioni che volete!
KalkoTronic, sistemi innovativi del trattamento acqua.