Come in ogni Spy Story anche noi abbiamo voluto paparazzare il nostro nemico!
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Con le nuove tecnologie, siamo andati a vedere cosa combinava il calcare trattato.
Abbiamo usato un microscopio elettronico ad alta risoluzione con lo scopo di osservare la differenza morfologica dei cristalli.
Speriamo di non aver offeso il calcare non trattato se non l’abbiamo considerato troppo, lui è molto diffuso, non si deve arrabbiare a parer nostro.
Con la troupe abbiamo fatto essiccare 5 litri di acqua per 72 ore in forno a temperature medie di non oltre 70°C (un tempo lunghissimo per il trattamento fisico).
Poi abbiamo iniziato il nostro servizio fotografico osservando il calcare cristallizzato con un microscopio ottico in HD.
Potete vedere la differenza tra le foto, che risulta evidente.
Nell’acqua non trattata ha un calcare tendenzialmente aggregante con particelle rigide, meno volume apparente ma più incrostante e aggregante.
Anche il residuo sembrava rigido mentre lo mettevamo sul vetro del microscopio.
I cristalli del calcare trattato sembravano fatti da tanti fiocchi di neve.
Come se fosse calcare soffice, lo chiameremo Soft KT
Il capo della nostra troupe (Il dott.re responsabile di laboratorio) è rimasto molto stupito da questo effetto esclamando un “caspita”!
Ingrandendo di più grazie ai moderni mezzi della tecnologia, abbiamo voluto vedere più a fondo!
Nel residuo derivato dall’acqua NON TRATTATA sembrava agglomerato in macro molecole: Questo è l’effetto tipico dell’incrostazione.
I cristalli sembravano legati tra di loro, appiccicati.
Il cristallo di calcare dell’acqua KalkoTronic, il Soft KT, aveva un comportamento diverso.
La sua forma “come se fosse esplosa” permette di avere un effetto poco tenace, facilmente removibile, e simile al borotalco.
Chissà se il calcare NON TRATTATO sarà contento che la star, oggi, è il Soft KT 😉
Restituiamo la linea alla regia…