L’ULTIMA SPIAGGIA = LAVAGGIO CHIMICO IMPIANTO
(Tempo di lettura: 3 minuti)
Analizziamo il problema dell’acqua calda che non arriva:
una causa potrebbe essere la pressione dell’acqua, oppure un flusso eccessivo di acqua fredda.
In genere l’imputata principale è la caldaia, ma non si posso
no escludere problemi riconducibili al calcare a livello dei filtri e dei diffusori di lavelli e docce.
Escludendo il blocco della caldaia, elenchiamo le più diffuse:
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Calcare nelle tubazioni: se le tubazioni interne o esterne alla caldaia sono occluse dal calcare, l’acqua calda non arriva ostacolata dalle incrostazioni.
La soluzione più ovvia sembra essere un lavaggio chimico.
Provare prima un contro-lavaggio con sola acqua per verificare che non ci siano sassi o scaglie che ostacolano il flusso.
Certamente un buon filtro a monte e un sistema anticalcare efficace per l’acqua può ridurre molto i disagi. -
Anomalie funzionamento scambiatore: se l’acqua non scorre bene nello scambiatore della caldaia si ha una produzione insufficiente di acqua calda.
La causa è spesso del calcare che si forma rapidamente al suo interno.
La soluzione è o nel lavaggio o nella sostituzione e questo comporta ovviamente delle spese non certo a buon mercato. -
Valvola a Tre vie danneggiata o incrostata: da tenere in considerazione se si nota che non arriva acqua calda ai rubinetti o alla doccia in contemporaneità con l’impiego dei riscaldamenti.
La valvola, infatti, devia il flusso di acqua dai radiatori allo scambiatore acqua calda.
Se questa si danneggia non riesce più a deviare correttamente il liquido che quindi non vi scalda l’acqua.
Il problema è sul circuito primario, la sostituzione è la soluzione più rapida ma talvolta si può tentare nella sua pulizia.
Si consiglia di riempire l’impianto di riscaldamento con acqua trattata tramite condizionante chimico (in genere polifosfati).
Questo eviterà che si formi ulteriore calcare nel circuito, è consigliata anche una pulizia dell’intero circuito primario con soluzioni chimiche apposite. -
Scarsa Pressione Acqua: una caldaia ha la funzione di riscaldare l’acqua, sia per rifornire i rubinetti che i radiatori.
La caldaia scalda l’acqua quando “capisce” che avete aperto un rubinetto e lo fa monitorando la “pressione” dell’acqua.
Quando l’intero impianto caldaia presenta una scarsa pressione, l’elettronica non riesce più a capire se state chiedendo acqua calda ed ha quindi ripercussioni sulle prestazioni generali e l’acqua calda non viene fornita.
Come capire se ci sono problemi allo scambiatore o al circuito acqua calda sanitaria
La pressione dell’acqua calda che esce dai rubinetti dovrebbe arrivare quasi con la stessa pressione di quella fredda.
Se non succede e l’acqua calda è molto più bassa occorre un lavaggio chimico alla caldaia.
Se comunque l’acqua calda non esce ancora con la giusta pressione forse è giunto il momento di valutare se procedere al lavaggio chimico dell’intera tubazione partendo però dalla pulizia accurata dei rubinetti (potrebbero essere occlusi!).
Tuttavia con passare del tempo le tubature metalliche, soprattutto quelle di rame e ferro zincato, in contatto con l’acqua ricca di calcare inevitabilmente vengono ricoperti di depositi e incrostazioni calcaree.
Il lavaggio chimico della tubazione dell’acqua consiste nel far circolare mediante pompa esterna una specifica soluzione acida disincrostante.
Questa permette la rimozione dei depositi di calcare e ossidi formatosi all’interno della tubazione.
Le tubazioni, se completamente ostruite, non possono essere trattate perchè l’acido disincrostante non riesce a passare.
E’ importante intervenire prima di arrivare al collasso dei passaggi.
Il lavaggio chimico può essere effettuato, oltre che alle tubazioni dell’acqua calda anche alle tubazioni dell’acqua fredda per eliminare ossidi e impurità che diminuiscono la sezione del tubo.
ATTENZIONE: Togliendo il calcare dalle vecchie tubazioni si possano aprire dei fori tenuti chiusi dal calcare.
Qui il dilemma: Provare a pulire con il rischio di falle o attendere la completa chiusura degli impianti?
Soluzione Kalko Tronic
Kalko Tronic non fa certamente miracoli ma in molteplici casistiche ha permesso il recupero di condutture senza l’utilizzo di acidi aggressivi.
L’acqua trattata da Kalko Tronic rilascia gradualmente parte dell’effetto anticalcare al calcare nelle tubazioni che tende a staccarsi.
Maggiore è l’intensità di trattamento più è evidente l’effetto disincrostante.
Se è troppo intenso può causare parziali occlusioni.
Il trattamento può essere “regolato”.
Numerosi condomini e abitazioni hanno beneficiato di un periodo Kalko Tronic (più o meno lungo) a potenza ridotta migliorando progressivamente sia la pressione che l’igiene globale dell’impianto evitando però costose opere di ristrutturazione idraulica.
In alcuni casi il trattamento Kalko Tronic viene effettuato in modo più incisivo.
L’eliminazione del calcare, nei casi in cui è presente una contaminazioni batterica evidente, risulta più importante dei rischi di occlusione.
Essendo poroso, il calcare protegge i batteri ed incentiva la formazione di biofilm che deve essere rimosso rapidamente per ridurre problemi gravi come quelli della legionella.
Gli impianti più a rischio sono sempre oggetto di uno studio preventivo dove l’ufficio tecnico si confronta sia con l’impiantista che con la proprietà per poter trovare la soluzione più idonea.
Passato il primo periodo di trattamento, Kalko Tronic mantiene dell’impianto efficiente.
Molti nostri clienti hanno già usufruito 10-15 anni di “acqua” senza effettuare costose manutenzioni o ristrutturazioni.
Il ns. suggerimento è quindi di prevenire i lavaggi chimici con l’installazione di un sistema anticalcare elettronico Kalko Tronic
Potrebbe essere per voi il sistema ideale per salvaguardare la vostra economia ma anche a vostra salute.