Necessario un miglioramento significativo in gestione risorsa
Tra 15 anni il Pianeta si troverà ad affrontare un calo del 40% della disponibilità d’acqua, a meno che non venga migliorata in modo significativo la gestione di questa risorsa. L’allarme arriva dal rapporto 2015 ‘World Water Development’ dell’Onu.
L’agricoltura usa già il 70% dell’acqua dolce disponibile, una cifra che sale al 90% nei Paesi meno sviluppati la domanda di acqua da parte dell’industria manifatturiera globale aumenterà del 400% tra il 2000 e il 2050 secondo l’ONU.
Se la situazione mondiale è allarmante, quella italiana non è rosea.
Il prelievo nazionale di acqua potabile, dice l’Istat, arriva a 9,5 miliardi di metri cubi, di cui l’84,8% da acque sotterranee.
L’acqua che esce dai rubinetti è tendenzialmente di buona qualità, rileva l’Enea, ma “restano da sciogliere nodi come il gran numero di gestori, l’elevata dispersione della risorsa nelle reti di distribuzione e le alte concentrazioni di elementi potenzialmente nocivi come arsenico e fluoro in alcune aree del Paese”.
E la vera emergenza, secondo Federutility, è proprio la depurazione mentre Legambiente parla proprio di “acqua ammalata”: da Bussi a Priolo, da Cremona a Sarno, sono tanti i casi di inquinamento delle falde.
Le Alpi, ricorda il Wwf, sono la più grande riserva d’acqua dolce d’Europa, ma “il 90% dei fiumi alpini ha perso il proprio stato naturale”.
A breve se noi tutti non contribuiremo per limitare la dispersione delle risorse non è escluso che dovremo preparaci a un razionamento dell’erogazione di questo bene.
Noi di Kalko Tronic lo sappiamo ed è per questo che da molti anni studiamo il modo per rendere l’acqua inoffensiva dal punto di vista del calcare e allo stesso tempo preserviamo questa risorsa non sprecandola.
Quindi se ancora non hai deciso che anticalcare mettere in casa ti invitiamo a riflettere.
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